GIANO - Alto ESINO e Alto POTENZA
In Umbria, nel 1995 è stato costituito il Parco Regionale del Monte Cucco, le Marche non ha sfruttato l'occasione di proporsi per poter fare un Parco interregionale più vasto. Una zona sic, di interesse comunitario, confinanti al Monte Cucco appartenenti al territorio Fabrianese : Monte Columeo, Monte Lo Spicchio e la Valle San Pietro non sono entrate a farne parte. Anche nell'Appennino in direzione Nord vi sono altre bellissime aree Marchigiane, sempre SIC che potevano ampliare il Parco essendone confinanti, il Monte Strega e Il Monte Catria. A Sud confinante con il Parco del Monte Cucco esattamente sul Valico vecchio di Fossato di Vico, la continuazione naturale dei crinali Appenninici fino a Monte Alago di Nocera Umbra e il Crinale interno da Monte Fano ("La Faggeta" sopra l'eremo di San Silvestro), Monte Rogedano, Monte Puro e Purillo , Monte Giuoco del Pallone, Monte Pizzinetto di Mutala, L'antica, Monte Cafaggio e Monte Gemmo la sottostante Valle San Pietro situata dietro ad Esanatoglia con le Sorgenti dell'Esino quest'ultimi erano il fulcro del previsto parco Regionale dell'Alto Esino. Dall'altro lato della alta valle del Potenza nel cui fondale si trovano Spindoli, Fiuminata e la bellissima Piana e Gola di Pioraco , ove confluisce la valle del Fiume Scarsito con in alto l'altopiano di Montelago che vi si accede o attraverso il paese di Agolla oppure da Sefro - Sorti. Da Sefro i crinali che sovrastano l'oasi W.W.F. Della Scurosa riconducono al Monte Pennino dove di la del Passo Cornello si ricongiunge a Monte Alago di Nocera Umbra. Dai Laverino e dalle Sorgenti del Potenza ( Fonti di Brescia) fino a Pioraco tutto il crinale sul lato destro del fiume il Monte Vermenone e il Monte Linguaro divisi dal Monte Pennino da Forca di Bara.
Il fondo Valle è occupato dalle attività umane ma ancora è abbastanza integro se fosse stato costituito un Parco così esteso che occupava la parte alta delle valli e dei Crinali, poteva sviluppare qualche occupato in più nelle attività turistiche e complementari.
http://www.regione.marche.it/Home/Struttureorganizzative/AmbienteePaesaggio/Biodiversità/SICeZPS/tabid/862/Default.aspx
Nell'elenco zone SIC delle Marche ci sono 80 siti, più del 10 % sono nella nostra zona esattamente nove
- IT5320013 AB36 - Faggeto di San Silvestro
- IT5320011 AB37 - Monte Puro - Rogedano - Valleremita
- IT5320010 AB38 - Monte Maggio - Valle dell'Abbadia
- IT5330009 AB39 - Monte Giuoco del Pallone - Monte Cafaggio
- IT5320014 AB40 - Monte Nero e Serra Santa
- IT5330010 AB43 - Piana di Pioraco
- IT5330018 AB45 - Gola di Pioraco
- IT5330019 AB46 - Piani di Montelago
- IT5330020 AB47 - Monte Pennino - Scurosa
http://www.biodiversita.regione.umbria.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=9&explicit=SI
Nell'elenco zone SIC dell'Umbria ci sono 3 siti
- IT5210014 - Monti Maggio e Nero
- IT5210019 - Fosso della Vallaccia - Monte Pormaiore
- IT5210076 - Monte Alago
Tutto il Crinale Dal Monte Cucco al Monte Pennino è attraversato dal sentiero ITALIA e dal Sentiero Europa
La nostra zona montana, fù interessata da diverse ondate di emigrazioni :
_ prima e dopo la prima guerra mondiale verso l'estero in particolare a fare i minatori in Francia , in Belgio e Stati Uniti.
- successivamente alla fine del secondo conflitto le emigrazioni nazionali avvennero verso Roma e verso il Nord Italia mentre verso l'estero il flusso interessò Francia , Svizzera, Lussemburgo e Germania. Successivamente dagli anni '60 c'è stato un certo benessere economico incentivando alcuni rientri, dovuto alla industrializzazione per la produzione mono-prodotto nel settore elettrodomestici e cappe da cucina, escludendo una percentuale nel settore cartario a Fabriano e Ceramica a Gualdo. Purtroppo con l'avvento della recente crisi economica mondiale il sogno si è interrotto, da noi la difficoltà è stata più accentuata, in quanto già erano iniziate delle delocalizzazzioni dei siti produttivi, causate dalla ricerca del minor costo della manopera in altri paesi dell'est europeo e asiatici. Tali trasferimenti di produzione, sono state rese necessarie per restare competitivi, si guardi il caso "Antonio Merloni S.P.A.", non avendo leggi italiane ed europee che vietassero tali sconvolgimenti o che incentivassero e tutelassero il mantenimento degli stabilimenti in Italia salvaguardando così la manodopera locale, non avendo delocalizzato ed altro è fallita..
Riguardo l'area geografica che interessa il presente sito negli anni '80/'90 si parlava di un costituendo "Parco dell'Alto Esino" , poi è stata data priorità (trainato dalle Grotte di Frasassi) alla creazione del "Parco Gola della Rossa Frasassi " che le ingloba, anche il confinante crinale sub appenninico del San vicino è diventata Are Protetta , e non si è più parlato dell'Alto Esino.
Un'altra brutta storia nel Fabrianese, è stata quella di inserire nel vecchio piano regolatore del Comune di Fabriano delle zone artigianali nelle frazioni, sparpagliando così le fabbriche con problemi di impatto ambientale, di logistica e problemi ecologici, basta vedere quanto accaduto recentemente: la fabbrica sorta al ponte Cacciano ( a ridosso di due sorgenti sotterranee che vengono captate e sfruttate per portare l'acqua a Fabriano) , un'altra è stata costruita dentro l'abitato di Cancelli e un'altra ancora in bella evidenza con ferraglie arrugginite in esposizione su un colle al bivio di San Cassiano a fianco dell'avio superficie realizzata da appassionati con sacrifici, ovviamente non me ne vogliano gli imprenditori in questione loro hanno costruito quanto era già stato predisposto e concesso loro di realizzare.
Questo sito, indipendente e senza pretese, vuole solo dare qualche spassionata notizia e un documentario fotografico a disposizione di chi è alla ricerca di notizie e foto di quest'area o che vive in questa zona ed ha il piacere di visitarlo, spero di stimolare e contribuire a far ricredere la gente di buona volontà che il nostro territorio è veramente ancora bello e va difeso e volendo qualcosa si potrebbe ancora fare.
Benvenuti a tutti e grazie di aver pazientato fino a qui . Tutti i suggerimenti, segnalazione di errori, foto o contributi saranno apprezzati, valutati e pubblicati. Se qualcuno, anche principiante come me, vuole dare una mano sarà gradito .
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Curiosità storiche territoriali.
Nella nostra zona fino al 22-Dicembre- 1860 le province erano così suddivise:
Provincia (delegazione) di Pesaro Urbino incorporava i comuni di : Costacciaro - Scheggia / Pascilupo - Gubbio.
Provincia (delegazione) di Macerata incorporava i comuni di Fabriano - Genga - Sassoferrato.
Fino al 1984 Fabriano e Sassoferrato erano sotto la diocesi di Nocera Umbra. Successivamente fù Creata la Diocesi di Fabriano - Matelica che raggruppa i comuni di Fabriano - Matelica - Cerreto D'Esi e Sassoferrato / Genga e la frazione di Domo appartenete al Comune di Serra San Quirico. Ultime decisione 27/giugno /2020 la diocesi di Fabriano- Matelica e stata incorporata in persona episcopi nell'arcidiocesi di Camerino - San Severino Marche.
Costituendo Parco Alto Esino. 2018
https://www.cronacheancona.it/2018/05/09/un-parco-naturale-dellalto-esino/100645/.
https://www.centropagina.it/fabriano/fabriano-rilanciare-progetto-istituzione-del-parco-naturale-regionale-alto-esino/
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