PIORACO.
ABITANTI 1.300 - SUPERFICIE 19,45 KMQ
L'etimologia di Pioraco deriva da Prolaqueum o Prope-lacum, vicino al lago, il lago insieme a quello di Sefro sono scomparsi intorno al 1660, per un terremoto o forse per assestamenti geologici. Antico avanposto romano, situato sul diverticolo della Flaminia che collegava Nocera Umbra a Matelica e SanSeverino Marche. Documentato come luogo di pena dove i nobili romani erano mandati in esilio, che per la legge di quei tempi non potevano essere condannati. Questi nobili personaggi si fecero costruire delle residenze, un teatro, le peschiere, le terme e luoghi di culto, si ricorda il tempio dedicato alla dea Flora e quello alla dea Iside. Era già esistente al passaggio delle truppe di Annibale, dopo la battaglia contro il console romano Servilio, intorno al 215 a.C. Nel medioevo Pioraco e le valli circostanti furono interessate dalle invasioni dei Goti guidati da Totila (545 d.C.), che tentavano di raggiungere Osimo; e intorno al 1259, da parte delle truppe di Re Manfredi, in marcia verso Camerino; nel 1434 furono di nuovo attraversata dalle truppe di Francesco Sforza, che causarono la strage dei Varano di Camerino. Oggi Pioraco è un centro legato alla produzione della carta, la cui attività industriale ai primi del Novecento fù assorbita dalle “Cartiere Miliani Fabriano”. E' presente un museo della Carta e della Filigrana.
PIORACO IL PAESE DEI NOMI STRANI http://www.comune.pioraco.mc.it/?page_id=323
L'etimologia di Pioraco deriva da Prolaqueum o Prope-lacum, vicino al lago, il lago insieme a quello di Sefro sono scomparsi intorno al 1660, per un terremoto o forse per assestamenti geologici. Antico avanposto romano, situato sul diverticolo della Flaminia che collegava Nocera Umbra a Matelica e SanSeverino Marche. Documentato come luogo di pena dove i nobili romani erano mandati in esilio, che per la legge di quei tempi non potevano essere condannati. Questi nobili personaggi si fecero costruire delle residenze, un teatro, le peschiere, le terme e luoghi di culto, si ricorda il tempio dedicato alla dea Flora e quello alla dea Iside. Era già esistente al passaggio delle truppe di Annibale, dopo la battaglia contro il console romano Servilio, intorno al 215 a.C. Nel medioevo Pioraco e le valli circostanti furono interessate dalle invasioni dei Goti guidati da Totila (545 d.C.), che tentavano di raggiungere Osimo; e intorno al 1259, da parte delle truppe di Re Manfredi, in marcia verso Camerino; nel 1434 furono di nuovo attraversata dalle truppe di Francesco Sforza, che causarono la strage dei Varano di Camerino. Oggi Pioraco è un centro legato alla produzione della carta, la cui attività industriale ai primi del Novecento fù assorbita dalle “Cartiere Miliani Fabriano”. E' presente un museo della Carta e della Filigrana.
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Ogni anno ad Agosto "Sagra del Gambero di fiume".